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Empowerment femminile e programmatic advertising: i consigli di 11 donne leader

Ogni anno, nel mese di marzo, la Giornata internazionale della donna e il mese della storia delle donne ci danno l’opportunità di celebrare i tanti traguardi raggiunti dalle donne e di scoprire come possiamo contribuire a raggiungere più rapidamente la parità.  

Noi di Index Exchange crediamo che sostenersi a vicenda sia importante, perciò ci impegniamo ogni giorno contro pregiudizi e stereotipi e a favore dell’empowerment femminile. Tra le iniziative proposte, ricordiamo le opportunità formative e di educazione alla leadership, le sessioni di sviluppo sui temi dell’alleanza e della diversità, i nostri gruppi di affinità Women in Engineering e Women’s Network, e infine la collaborazione con organizzazioni come She Runs It. Ci impegniamo fortemente a integrare diversità, equità e inclusione in ogni aspetto della nostra organizzazione, affinché tutti possano essere liberamente se stessi. 

È altrettanto importante favorire il cambiamento all’interno della nostra comunità nel suo complesso e sostenere tutte le donne che lavorano nel settore della pubblicità, del marketing e dell’ad tech. Siamo consapevoli del fatto che una pluralità di punti di vista non può che rafforzare la nostra comunità. Insieme, possiamo sostenere e valorizzare le donne per sconfiggere stereotipi e pregiudizi di genere.  

È con questo spirito che ci siamo rivolti ad alcune delle donne più eccezionali e realizzate del settore pubblicitario, con cui collaboriamo quotidianamente, per trarre spunto e insegnamenti dalla loro esperienza. In questo articolo, 11 donne di successo ci offrono i loro consigli per ispirare le altre donne che operano nel settore.  

1. Ilana Bonas, Senior Monetization Manager presso OpenWeb 

“Questo è un ambiente dominato dagli uomini, ed è per questo che noi donne dobbiamo sostenerci a vicenda, non solo facendo rete e offrendo consigli e mentoring, ma anche creando spazi inclusivi in cui le idee provenienti dalle donne ricevano lo stesso rispetto e la stessa considerazione di tutte le altre. E se alzare la voce per farvi sentire vi mette a disagio, accettatelo. Usate la vostra voce per operare cambiamenti e sappiate che state preparando la strada per le donne che verranno, perché possano occupare di diritto un posto a questo tavolo.” 
 

2. Mahria Braithwaite, Senior Director of Programmatic Partnerships presso Vox Media 

“L’autenticità infonde sempre rispetto. In quanto leader, possiamo tranquillamente mostrarci accessibili, empatiche e forti. Il più grande atto di coraggio è mantenere salde le proprie convinzioni e non rinnegare se stesse. Far sentire la propria voce senza paura, e allo stesso tempo senza smettere mai di mostrare solidità attraverso i propri successi professionali.” 

3. Jessica Breslav, Chief Customer Officer presso Index Exchange 

“Il segreto è praticare la gentilezza e cercare di ispirare gli altri a fare altrettanto. Questo ovviamente non preclude in alcun modo l’importanza di assumere posizioni dirette, difficili o di contrasto. Anzi, in base alla mia esperienza, è proprio in queste situazioni che la gentilezza conta di più e ha maggior peso.” 

4. Lori Goode, Chief Marketing Officer presso Index Exchange 

“Anni fa, chiesi a un dirigente di darmi la sua opinione a proposito di una presentazione che avevo fatto. Ero preoccupata di non essere risultata sufficientemente autorevole o ricercata. Con mia grande sorpresa, mi disse che per lui andava bene così. La ricercatezza può andare bene per alcuni, ma il mio stile aveva autenticità e umiltà, il che mi permetteva di instaurare un rapporto di fiducia con il pubblico e di essere percepita come avvicinabile, alla mano. Questo aneddoto mi ha ricordato quanto sia preziosa la nostra unicità, anche se magari non risponde all’idea che ci si fa di ciò che è “buono”.” 

5. Rose Hutchison, Director of Advanced Advertising Solutions presso Rogers Sports & Media

“Il settore della pubblicità evolve rapidamente, diventando sempre più complesso. A volte sembra impossibile mantenere il passo, e ci sono momenti in cui si mette in discussione la propria competenza. Talvolta si arriva persino a pensare che gli altri abbiano tutte le risposte e sappiano come muoversi. Ma non è così, fidatevi. Non abbiate paura di fare domande se questo può aiutarvi a capire meglio, indipendentemente da chi avete davanti. La sicurezza viene dall’esperienza. Siate curiose e fate domande: ecco come si accrescono conoscenze e fiducia in se stesse.” 

6. Motoko Imada, CEO e fondatrice di Mediagene 

In Giappone, la questione del divario di genere è stata particolarmente difficile da risolvere. Se tutti la consideriamo un’opportunità e continuiamo a cambiare la società in modo consapevole, imboccheremo senza dubbio la direzione giusta. Per creare una società o un’organizzazione equilibrata da questo punto di vista, è importante che tutti prendano coscienza di questo problema e tentino di risolverlo preparandosi al cambiamento. Sono convinta che se proseguiremo su questa strada non potremo che raggiungere i nostri obiettivi.” 
 

7. Alex Kirby, Global Head of Programmatic presso Future Plc.

“Tracciate da voi la vostra strada. Quello che intendo dire è che ognuno di noi è diverso e a volte sembra che occorra agire o comportarsi in un certo modo per andare avanti. Io penso invece che l’essenziale sia rimanere fedeli al nostro stile, trovare quello che ci appassiona veramente e ci motiva, e che risponde anche alle nostre esigenze e obiettivi professionali.” 

8. Carey Piraino, Senior Director, Exchange Partnerships and Analytics presso Yahoo 

“Proteggete il vostro spazio vitale senza esitazioni, perché nessun altro lo farà al posto vostro. Raggiungere un equilibrio tra vita privata e vita professionale, e proteggerlo, richiede attenzione e capacità di stabilire delle priorità, le stesse qualità che sono alla base di ogni eccellente professionista. Ho particolarmente amato il libro “Drop the Ball” di Tiffany Dufu, incentrato sul concetto di saper dire di no per poter crescere e prosperare dal punto di vista sia professionale che privato.”  

9. Hortense Thomine Desmazures, Vicedirettrice Generale per le attività digitali presso M6 Publicité 

“Abbiate fiducia in voi stesse e prefissatevi gli obiettivi da raggiungere. Com’è noto, il settore della pubblicità digitale, e ancor più l’ecosistema dell’ad-tech, sono ancora profondamente dominati dagli uomini, perciò per una donna è ancora più difficile trovare il suo posto. Le cose stanno cambiando, ma ci vorrà ancora del tempo prima che le barriere scompaiano. Nel frattempo, dobbiamo fare di tutto per aiutarci le une con le altre e rendere pubblici i nostri successi.” 

10. Andreina Yanes, Director of Global Partnerships, SSP presso Xandr 

“Individuate ciò che vi serve per riuscire al meglio, e non esitate a farne richiesta, che si tratti di risorse, sostegno della dirigenza o uno stipendio più alto. Di qualunque cosa si tratti, non abbiate timore di chiederlo!” 

11. Yun Yip, General Manager presso Foxcatcher  

“Circondatevi di persone che siano per voi fonte d’ispirazione e di empowerment. Non invidiate il loro successo, ma studiatelo a fondo. In ultima analisi, il percorso che hanno tracciato può guidare anche voi verso il successo. Ma dovete creare un percorso che sia solo vostro e adatto a voi.” 

Siamo fieri di promuovere un ambiente che favorisce le occasioni di supporto e contatto. Desiderate entrare a fare parte di Index Exchange? Alla pagina Opportunità di lavoro potete trovare un elenco delle posizioni aperte. 

Simone Payne-Powell

Simone Payne-Powell

Director, people

Director People e Diversity Lead presso Index Exchange. Vanta oltre 20 anni di esperienza presso numerose aziende del settore ad tech operanti a livello globale. Il suo operato è da sempre incentrato sul fare sì che ogni persona si senta accettata e libera di essere se stessa anche sul posto di lavoro. Grazie alla sua grande passione per le tematiche di diversità, equità e inclusione le è stato possibile raggiungere questo obiettivo. Nella vita privata, Simone ama dipingere (le sono stati commissionati diversi lavori) e passare del tempo con suo figlio Scott, neuroatipico.

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