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Cos’è Privacy Sandbox di Google e come iniziare a usarlo? 

Google Chrome prevede di eliminare completamente i cookie di terze parti nel 2024 e, con il 63% della quota di mercato globale (contenuto in inglese), cambierà drasticamente il modo in cui il nostro settore considera l’addressability nell’advertising. Nel tentativo di preservare un advertising efficace proteggendo al contempo la privacy dei consumatori, Google ha lanciato Privacy Sandbox (contenuto in inglese), una serie di soluzioni alternative ai cookie di terze parti.   

Diamo un’occhiata a cosa comporta Privacy Sandbox e a cosa devono fare i proprietari di media, gli acquirenti e le piattaforme ad  

tech per preparare le proprie strategie di addressability (contenuto in inglese) al futuro incentrato sulla privacy.  

Cosa sono le API di Privacy Sandbox? 

Privacy Sandbox è un’iniziativa lanciata da Google per affrontare il panorama in evoluzione della privacy dei consumatori e della protezione dei dati nell’ecosistema del digital advertising. Google ha sviluppato una serie di API sicure per la privacy che sostituiranno i cookie di terze parti; l’obiettivo è trovare un equilibrio tra la privacy dei consumatori e le esigenze dei marketer e degli editori di fornire annunci pertinenti e mirati. 

Privacy Sandbox include diversi API per il web che mirano a prevenire spam e frodi, abilitare pubblicità pertinenti, consentire l’acquisizione di metriche, l’attribuzione degli annunci e rafforzare i confini della privacy tra siti. Qui di seguito riportiamo le tre API relative al targeting e alle metriche degli annunci: 

  1. Protected Audience API (contenuto in inglese) 
    La Protected Audience API (PAAPI) è una soluzione di re-marketing che dà modo ai marketer d’interagire nuovamente con i segmenti di pubblico recenti e i potenziali clienti. Per mantenere la privacy dei consumatori, Protected Audience ricorre a gruppi di destinatari anonimi e generalizzati – noti come gruppi d’interesse – e sposta l’asta dell’annuncio fuori dalla pagina web e in un ambiente browser sicuro. PAAPI era precedentemente noto come FLEDGE. 
  2.  Topics API (contenuto in inglese) 
    Topics API categorizza le pagine web in quasi 500 argomenti d’interesse senza rivelare i dati dei consumatori, consentendo ai marketer di pubblicare annunci pertinenti salvaguardando la privacy. Puoi visualizzare la tassonomia quì ( contenuto in inglese) o visualizzare gli argomenti associati al tuo browser Chrome visitando chrome://topics-internals. Il browser dedurrà una serie di categorie basate sugli interessi per aiutare a pubblicare annunci pertinenti, che possono essere usate per ottimizzare i modelli di acquisto degli annunci e il processo decisionale. Topics era in precedenza nota come Federated Learning of Cohorts (FLoC) 
  3. Attribution Reporting API (contenuto in inglese) 
    Attribution Reporting API aiuta a misurare l’efficacia delle campagne pubblicitarie e a consentire decisioni che si basano sui dati. Ricorre alla crittografia, ai ritardi temporali, all’aggregazione e alla randomizzazione dei dati per garantire l’accesso a metriche che non rivelino i dati di un individuo ai marketer o a terze parti. 

Testare Privacy Sandbox 

Il passaggio dai cookie di terze parti a Privacy Sandbox richiederà un enorme sforzo. Ci sono decine di migliaia, se non centinaia di migliaia, di siti web di marketer ed editori che devono essere aggiornati con le call alle API di Privacy Sandbox.  

Gli editori, gli acquirenti e le piattaforme ad tech stanno preparando le proprie attività, gli stack tecnologici e Google ha già dato il via ai test con molti fornitori ad tech. Nel 1° trimestre del 2024 (contenuto in inglese), Google disabiliterà i cookie di terze parti sull’1% del traffico Chrome per valutare lo stato di preparazione tecnologica. 

A Index Exchange abbiamo iniziato a testare sia l’API Protected Audience che Topics API per aiutare i nostri clienti e partner a prepararsi a un futuro senza cookie. Se sei interessato a testare queste soluzioni con noi, per favore contattaci.  

Incoraggiamo gli editori che usano Prebid a iniziare subito i test, che richiedono: 

  • Aggiornamento all’ultima versione di Prebid.js (8.18 o superiore) 
  • Attivazione del modulo fledgeForGPT  
  • Abilitazione di tutte le ad unit all’uso del modulo fledgeForGPT nella propria configurazione Prebid.js (contenuto in inglese)  

Anche le DSP dovrebbero iniziare i test, considerando che inviamo le impression di Protected Audience, i Topics disponibili e le etichette di testing facilitate da Chrome nelle bid request. Di seguito è riportata una lista dei requisiti di integrazione per i test e l’elenco completo è disponibile qui (contenuto in inglese):  

  • Topics sarà disponibile negli oggetti user.data.ext e user.data[].segment.  
  • Le etichette di testing saranno disponibili nel campo cdep nell’oggetto device.ext.  
  • Le bid request Protected Audience includeranno il campo ae = 1 nell’oggetto imp.ext.  
  • Le bid response devono includere perBuyerSignals per Protected Audience nel campo igbid nell’oggetto response.ext.  

Risorse aggiuntive su Privacy Sandbox 

Privacy Sandbox cambierà drasticamente il modo cui verrà messo in pratica il programmatic advertising e le soluzioni sono complesse. Crediamo nella formazione e nella condivisione delle nostre conoscenze in modo da lavorare insieme per far progredire il settore.  

A questo scopo, abbiamo messo a disposizione del settore alcune risorse per aiutarti a comprendere e implementare queste API e continueremo a condividere quanto appreso.  

  • Index Explains: cos’è Protected Audience API? – Scopri di più sulle misure sulla privacy introdotte da PAAPI e su come funzionano esattamente. 
  • Diagramma Protected Audience (contenuto in inglese) – Questo diagramma consente agli sviluppatori di dare uno sguardo approfondito al flusso complesso e tecnico di un’auction PAAPI, analizzando ciò che accade dietro le quinte di ogni passaggio. Abbiamo condiviso questa risorsa con lo IAB Tech Lab per metterla a disposizione del settore per ulteriori collaborazioni. 
  • Demo Protected Audience (contenuto in inglese) – Gli sviluppatori possono usare la nostra demo, anch’essa donata alla IAB Tech Lab Open Source Initiative, per vedere un esempio pratico di come funziona oggi PAAPI tramite la scheda Console di Chrome Developer Tools. 

Cosa aspettarsi su Privacy Sandbox da Index Exchange 

Ci aspetta una trasformazione profonda del settore e, come per ogni nuova soluzione, ci sono ancora delle domande e delle preoccupazioni su come funzionerà concretamente Privacy Sandbox. Le risposte si avranno solo attraverso i test e ci impegniamo a dare la possibilità di provare il nuovo sistema al maggior numero di editori, DSP e marketer.  

I test permetteranno di capire meglio le API e stimoleranno il dialogo in tutto il settore sulle tempistiche ideali, le azioni necessarie, i progetti ottimali e così via. Continueremo a collaborare e a fornire feedback agli organismi del settore che ne promuovono l’adozione, come IAB Tech Lab, Prebid e la Competition and Markets Authority (CMA) del Regno Unito, oltre a Google Chrome, per condividere ciò che funziona ed esternare eventuali preoccupazioni. 

Ti aggiorneremo sui nostri progressi e su quanto appreso, quindi assicurati di controllare di nuovo il nostro sito o di iscriverti alla newsletterper ricevere gli ultimi aggiornamenti.  

Nel frattempo, non esitare a contattarci se hai delle domande da porre. Siamo alle porte di un cambiamento significativo che richiederà capacità di adattamento da parte di tutti gli operatori del settore. Il nostro team è qui per aiutarti, condividere le nostre risorse e formarti. 

Mike McNeeley

Mike McNeeley

Senior vice president, product

Mike è tra i maggiori leader tecnologici in ambito programmatic e vanta quasi 15 anni di esperienza nel settore della pubblicità online. In qualità di Senior Vice President of Product, Mike dirige la divisione prodotti di Index Exchange, sovrintendendo alla roadmap e alla direzione di prodotto, alle interfacce utente (UI), al reporting e al coinvolgimento dei gruppi tecnici del settore. In breve: apre nuove opportunità di acquisto indirizzabili per annunci destinati a tutti i tipi di schermo e in tutti i formati. Prima di entrare a far parte di Index Exchange, Mike ha lavorato presso numerose aziende tecnologiche, come AppNexus, Yahoo! Search Marketing e Right Media. In AppNexus, Mike era responsabile del team che ha creato Prebid e Prebid.org, e ha curato la strategia, la determinazione del prezzo, il go-to-market e la roadmap del prodotto per le relative SSP.

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